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Viterbo si anima per le problematiche legate alle RSA: Sabatini portavoce

Piazza del Plebiscito a Viterbo prende vita per le problematiche legate alle Residenze Sanitarie Assistenziali: Sabatini portavoce di un gruppo animato di persone

Questo non è un articolo che parla di politica.

Se lo fosse saremmo sicuramente tentati di esprimere pareri personali e si sa ad un buon giornalista non è concesso farlo. Ma non è questa in realtà la ragione principale per cui questo non vuole essere un pezzo politico, la motivazione sta nel racconto che l’articolo vuole affrontare.

Il racconto di persone esasperate da una quotidianità fatta di difficoltà, di stenti, anche laddove in realtà potrebbe esserci una parvenza di tranquillità domestica.

Persone che affermano “per fortuna siamo quattro fratelli in famiglia ad aver messo mano al portafoglio, altrimenti per aiutare nostra madre, ricoverata, avremmo dovuto chiedere un mutuo.”

Questa frase come emblema di una problematica che da mesi riecheggia nella città di Viterbo, da quando ad aprile una delibera del Comune ha ulteriormente ridotto la possibilità di accedere al sostegno economico per i familiari ricoverati presso le RSA, già portato al minimo dalla Regione.

Oltre cinquanta persone oggi sono scese in Piazza del Plebiscito, noncuranti del maltempo che ha fatto da sfondo con una pioggia tutt’altro che piacevole, mettendo in atto una protesta diretta e decisa contro la delibera “svuota RSA” attraverso la quale il Comune di Viterbo ha ridotto ai minimi termini le possibilità di accedere a sussidi di assistenza di tipo economico alle famiglie delle persone ricoverate.

A guidare la protesta il Consigliere Regionale Daniele Sabatini, Capogruppo del Ncd ed ex Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo, che da tempo appare sulla scena dei quotidiani della provincia con l’intento di mettere in evidenza la problematica in questione. Per l’occasione a sostenere l’intervento anche il movimento politico territoriale Unione della Tuscia.

Megafono alla mano, la sollecitazione al Sindaco Michelini è incalzante e sottolinea che si sta parlando di persone e non di numeri, si sta parlando delle difficoltà reali di persone che chiedono rispetto per la propria dignità, la dignità di chi non vuole indebitarsi per garantire assistenza ai propri parenti. La situazione è critica sotto tanti punti di vista: persone costrette a riportare familiari a casa dove non è possibile garantire la giusta assistenza, altri obbligati ad indebitarsi per pagare completamente di tasca propria rette che vanno ben oltre le proprie possibilità economiche e, non ultimo, lavoratori delle strutture che si ritrovano senza lavoro dall’oggi al domani.

Di fronte alle richieste incalzanti il Sindaco non ha potuto evitare il confronto con i cittadini, scendendo in piazza affiancato dalla vice Luisa Ciambella.

Come sempre le difficoltà esposte, magari con meno formalità e più veemenza, appaiono più concrete delle risposte ricevute, sottolineando la veridicità dei problemi esposti dalla gente comune, quella che riempie l’aria soprattutto di una cosa tangibile più di altre: il bisogno di fidarsi ancora. Credere che le persone a cui è stata data la fiducia necessaria per decidere e deliberare, anche della vita altrui, lo farà certamente tenendo conto delle necessità e del bene comune.

 

Come detto questo non vuole essere un pezzo politico, per questo si tralasciano polemiche, provocazioni, che rispetto alla tematica appaiono sterili. Si riconoscono certamente dei meriti, nel fare il proprio lavoro mettendoci la faccia e diventando una spalla per quel desiderio di speranza che accumunava le persone presenti.

E’ tramite questa che si resta in attesa di una svolta concreta: il Sindaco promette che in massimo una settimana darà delle risposte alle richieste accorate ricevute. Sabatini afferma che la Regione ha predisposto una determinata che prevede uno stanziamento complessivo di 22 milioni di euro per le Rsa di tutto il Lazio, il che rappresenta la consapevolezza della necessità di fare un passo indietro.

Che le strette di mano che hanno caratterizzato i saluti a metà pomeriggio, possano sancire un punto di incontro e soprattutto portare un sospiro di sollievo per le persone presenti.

Scritto da Maria Rita Pieri

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Commenti

03/10/2015
23:00:40
Aiutateci (inviato da Stefania)
Mio fratello ha bisogno di tutto non riesco più ad andare avanti da sola. Fate qualcosa vi prego.
02/10/2015
10:55:12
pensionata (inviato da solveig quarzell)
Anch'io sono tra le decine di pazienti 'scaricate' da Villa Immacolata senza terminare la riabilitazione.Ora sono a casa, sola, a letto e non in grado di camminare. ? possibile tanta irresponsabilit?? Perch? il Welfare ? cos? scadente? Perch? penalizza i parenti e lascia morire chi come me non ne ha?

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