Diciamoci la verità. Uno non addetto ai lavori, uno che non è dentro le cose della politica, potrebbe non capire quello che sta avvenendo in quelle stanze dove si decide il presente e anche il futuro di questa città.
Uno non addetto ai lavori potrebbe restare esterrefatto nell'osservare i cambi di bandiera, di poltrona, di schieramento che avvengono nell'aula consiliare.
In un'aula dove tutto si fa tranne che quello che ci si aspetterebbe: lavorare.
Potrebbe non capire il sen...so delle pugnalate alle spalle ai tanto sbandierati amici, alle sottili manovre per eliminare uno a favore di un'altro, ai continui rinvii per non discutere argomenti che si preferisce ignorare, alle sospensioni per mettersi d'accordo su come aggirare lavori che si preferisce non fare. O semplicemente per banchettare festeggiando ora uno ora un'altro alla faccia di quella ricreazione finalmente finita.
Un non addetto ai lavori potrebbe provare vergogna al posto loro, potrebbe provare schifo per questi personaggi mai così inutili di un'amministrazione mai così incapace.
Un non addetto ai lavori potrebbe domandarsi quale potrebbe e dovrebbe essere il ruolo di una manciata di persone che hanno come unico scopo l'accaparramento di poltrone e se ne fregano bellamente dei cittadini che pagano i loro stipendi.
Ma per pensare così male si dovrebbe non essere al dentro della politica, si dovrebbe essere dei non addetti ai lavori, dei semplici cittadini, dei comuni mortali.
Insomma, semplicemente degli emeriti nessuno.
E io sono un'emerito nessuno.