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Sarebbe ora di farla finita con il gioco delle tre carte

Tante situazioni ridicole e grottesche si sono verificate in questi due anni e mezzo di governo targato Michelini, ma quella che si sta verificando con il nuovo assetto dei civici e davvero singolare. I cosiddetti Moderati e Riformisti si distinguono a secondo dei luoghi, degli enti e delle opportunità, ora  come un corpo unico ora come singoli movimenti a secondo le convenienze del caso.

Apprendiamo che il consigliere ed anche capogruppo al Comune di Viterbo il collega Paolo Moricoli può vantare un assessore in giunta nella persona dell’avv. Barelli, per cui Viva Viterbo pur avendo un suo capogruppo non ha più assessori ?

Oppure l’avv. Barelli nei giorni pari è di Viva Viterbo e nei giorni dispari è dei Moderati e Riformisti o viceversa ?    Anche nella nostra città è scattato l’utilizzo …..  delle targhe alterne.

L’Assessore dei moderati e riformisti nel suo intervento accorato e prolisso, più di parole che di fatti, dimentica che il più grande oppositore del sindaco Michelini è stato ed è ancora oggi, a meno di smentite dell’ultima ora, il suo “compagno” di viaggio  Filippo Rossi che sino a pochi giorni fa stava facendo una crociata contro l’immobilismo amministrativo di Michelini, che aveva votato il bilancio con un voto di speranza e che saltuariamente faceva capolino in Consiglio Comunale, tanto era il suo attaccamento a questa amministrazione.

Oltre la Città, oltre la maggioranza dei consiglieri comunali si scopre che anche Filippo Rossi non era al corrente delle meraviglie e dei miracoli prodotti dall’azione di governo di  Michelini, il suo “compagno” Rossi gridava ai quattro venti  che l’unico che si salvava dal disastro amministrativo di Michelini era l’assessore di “ Viva Viterbo nei giorni pari e Moderati e Riformisti  nei giorni dispari o viceversa.

Ma non solo l’Assessore in questione è il solo ad essere Moderato e Riformista a targhe alterne, abbiamo assistito anche ad interventi di altri colleghi che in comune vestono panni diversi da quelli provinciali, e magari in comune sono capigruppo di un movimento ed in provincia di un altro movimento, in cui ha confluito quello comunale.

Abbiamo un bell’esempio di   polivalenza, di creatività e polifunzionalità politica che contribuisce a fare “chiarezza” e dare “linearità” ad una azione amministrativa già compromessa pesantemente da questi stessi soggetti politici.

Finiamola di prendere in giro i cittadini, gli elettori e prenderci in giro a vicenda.

Secondo noi sarebbe più dignitoso e rispettoso, ammettere che il sistema di governo  “fai da te” Michelini è fallito miseramente e che è doveroso e giusto dare a breve la parola agli elettori.

 

Viterbo 18 gennaio 2016

                                                  I consiglieri gruppo GAL Francesco Moltoni e Sergio insogna

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Commenti

18/01/2016
23:19:58
Non sono d'accordo (inviato da Giovanni Faperdue)
Colgo l'occasione per ribadire quanto già detto recentemente, a quattr'occhi, a Lucio Matteucci: "Leonardo Michelini è un galantuomo". E adesso vi spiego il perché. Nel recente passato, per quello che ricordo ci fu anche un sindaco che minacciò le dimissioni qualora non fosse stato approvato uno spostamento di cubatura dalla località "Zitelle" alla località "Monte Pizzo" con un incremento di valore d'area, difficilmente valutabile in numeri di zeri. Ebbene in quell’occasione che si protrasse per diversi mesi, nessuno si stracciò le vesti (strano vero?). Ricordo anche altri sindaci che non brillarono certamente, e qui mi fermo. Facendo i confronti mi sembra che Leonardo Michelini sia un sindaco che mancava a Viterbo, dal tempo di Silvio Ascenzi. Peccato che Michelini, non abbia avuto la fortuna di un Consiglio tutto proteso al bene della città, come lo ebbe Silvio Ascenzi, Questo è il mio pensiero. Queste le mie considerazioni, che mi piace esprimere nero su bianco, su una pagina che non brilla certo, per simpatia nei confronti del sindaco Michelini. Ricordo a tutti che un sindaco da solo può fare molto poco, può solo, come accade oggi, offrirsi come bersaglio, a tutte le persone che vedono con piacere un Comune allo sbando. Ma se andassimo ad elezioni, quanti consiglieri comunali attuali, sarebbero rieletti? La risposta è tutta nei loro comportamenti, più vicini alla commedia di Zalone, che al loro mandato. Mi spiace ma devo dire che la mia delusione è solo per il comportamento di questi uomini che non posso approvare. Spero che non si vada ad elezioni. Sono certo che Michelini sarebbe rieletto (lo conferma anche l’autorevole Sole 24 ore), gli altri non lo so.

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