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"Democratici di periferia oppure Democratici di campagna"

Scopriamo ogni giorno nuove figure.
Non si può certo dire che i nostri politicanti ci lascino annoiar...e.
Dopo il "diversamente" in maggioranza, dopo il consigliere che non andrà "mai ai consigli" e poi quando serve spunta come i funghi, oggi scopriamo il consigliere a "scadenza".
O forse a orologeria, almeno crede.

Già, veniamo a sapere dalla stampa a cui è stata regalata questa notizia, che qualcuno appoggerà Michelini fino al.... e non oltre.
O almeno dipende dai risultati.
Dai risultati fino alla fine dell'anno in corso e dopo oltre due anni dall'insediamento.
Ma quali risultati si aspetta il consigliere in oggetto?
Vabbè, non importa.
Del resto bisognerà pure far vedere che si esiste, di tanto in tanto.

Quali altre sorprese ci attendono nei prossimi giorni?
Chi vivrà, vedrà.

Intanto oggi si discute nuovamente la posizione di Moltoni all'interno di questo consiglio.
O meglio, ci si riprova per l’ennesima volta.
L'ennesimo consiglio basato sul nulla.
"E io pago, e io pago..." diceva il buon Totò.

Non sanno che pesci pigliare, non sanno come muoversi e così il sindaco e il prefetto vanno a chiedere consiglio a Roma.
E visto che si tratta di fare una gitarella nella capitale, si portano anche l'assessore Ciambella.
Zainetti in spalla, colazione al sacco e selfie con il ministro.
Il risultato? Forse oggi si conoscerà la decisione maturata da chissà quali menti capitoline.

Oppure sarà il consiglio comunale di Viterbo a decidere?
Se così fosse, sicuramente avranno già tutti ricevuto un SMS con su scritto come devono votare.
Anche perché il loro ruolo non è quello di prendere decisioni, c'è già chi lo fa per loro, devono solo muovere la testa per dire sì o no a seconda della domanda e della risposta suggerita.

Intanto i piccioni continuano a scagazzare, le fogne ad otturarsi, le buche a mietere vittime, la "macchina" a scaldare il motore per il ritorno a casa.
Finalmente.
Parcheggio previsto in piazza del comune, costo stimato per il ritorno cinquantamila euro, molto meno che all'andata visto che è tutta discesa, costo per il montaggio circa trentamila euro.
Per sostituire l'albero di Natale.

Con trentamila euro ci si potrebbe piantare una foresta.
O magari tappare le buche, girarli per le RSA, aiutare chi ne ha bisogno.
Magari insieme ai sessantamila previsti per la mostra di Sgarbi.

Ma Natale è la festa per eccellenza, basta fare polemiche, basta parlare di malgoverno, basta attaccare l'amministrazione, basta pensare alle miserie, bisogna dimenticare tutti i problemi.
Ammesso che si conoscano.

D'altronde dove ci sono banchetti, luci, balli, allegria, le miserie e i problemi non esistono.
“C'è tempo domani per distribuire gli avanzi ai poveri, oggi facciamoci belli con il vestito della festa, rendiamoci orgogliosi di tutto quello che abbiamo fatto”.

Ma cosa hanno fatto?

G.P

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