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La colpa è sempre di chi c'era prima... Ovvio!

Non entro nel merito della vicenda che ha visto coinvolti il consigliere Moltoni, il consigliere Tofani e altri personaggi che all'epoca facevano parte dell'amministrazione.

Comunque da quella vicenda, appunto, è nato un contenzioso dei suddetti politici con il comune.
Contenzioso che rende quanto meno incompatibile il ruolo di consigliere.
Ma questa incompatibilità esiste da sempre, dal momento della nomina.

Perché si è fatto finta di niente per oltre due anni e solo adesso che Moltoni è passato all'opposizione si è avuta l'accelerazione di una discussione da tempo richiesta?
Certo, sempre il solito discorso che "a pensar male si fa peccato ma....."

Oggi il consigliere Moltoni è un numero in meno per la maggioranza e un numero in più per la minoranza.
È anche grazie alla sua firma se si arrivati alla presentazione della sfiducia al sindaco.
Meglio, molto meglio, levarselo dalle scatole e sostituirlo con altro personaggio più utile alla "causa".

Da rimarcare in positivo, in un pomeriggio come al solito squallido, l'intervento del consigliere Taborri.
In pratica ha detto che se un amministratore viene condannato al pagamento di un danno, significa che ha operato male.
Quindi, almeno moralmente, non ha nessun diritto di sedere nuovamente su quelle poltrone.
Anche se ha pagato la quota del danno ascrittagli.
Ed ha concluso invitando i consiglieri ancora presenti in aula, senza nominarli ma in pratica Moltoni e Tofani, a fare un passo indietro dimettendosi dalla loro carica.
Un gesto di dignità e di alta moralità.

Maggioranza coesa nella decisione, altrui come sempre, di non rimandare la discussione a dopo la sentenza contro l'assicurazione che avrebbe dovuto farsi parte del danno erariale.
Minoranza coesa nel cercare, invece, di spostare il tutto a dopo la suddetta sentenza.

Tranne il rappresentante del Movimento Cinque Stelle, da sempre schierato contro la compatibilità dei consiglieri in qualche modo condannati. Ma questo a tutti i livelli.

Tra l'altro, proprio il consigliere De Dominicis ha ricordato al sindaco che "l'atto dovuto" per una giusta amministrazione "trasparente", sarebbe stato dovuto, appunto, già molto tempo prima.
Questo intervento ha molto stizzito il sindaco, s'è ncazzaaatooo, ma evidentemente anche nei piccoli comuni, come nella politica dei grandi, il Movimento rompe le palle.

Per il resto nulla di nuovo, soliti volti annoiati nella maggioranza, soliti rimproveri da parte dell'opposizione, solito primo appello a vuoto, solita latitanza di consiglieri e solito consigliere che spunta a comando, dalla manica del sindaco, per tenere il numero legale.

Nelle file della maggioranza, Volpi ha votato contro gli ordini di scuderia e Troili e Tofani si sono astenuti.
L'astenersi è niente altro che l'imitazione surreale di un moderno Ponzio Pilato de noantri.

Da notare che nei banchi della maggioranza, siedono persone che non prendono mai la parola, che non fanno mai sentire la loro voce, che non si capisce neanche se si rendono conto di dove si trovano.
Ma certo che se devono ricordarci di avere un bel giardino, meglio tutta la vita gli interventi di Troili, con i suoi voli pindarici e i ricordi di un Gianpieretti illustre personaggio.
Ma almeno Troili ci mette l'anima.

Comunque, svolto il compitino di plotone d'esecuzione, tutti sono tornati immediatamente nella loro scatola.
Pronti a schierarsi nuovamente appena dall'alto suggeriscano nuove strategie per portare avanti, trascinandolo, un governo cittadino sempre più utile agli interessi dei soliti e sempre meno utile agli interessi della comunità.

E tutti gli altri problemi?
Quali? Evidentemente non esistono.
Male che vada li discuterà la prossima amministrazione, ricordandoci ovviamente che la colpa è di chi c'era prima.

G.Paglia

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