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Il Cittadino al servizio della "politica"

Dispiace vedere come ormai la politica non sia più al servizio del cittadino ma viceversa.

Dispiace vedere come una sala consigliare, dove si dovrebbero prendere decisioni importanti, dove si dovrebbe discutere anche animatamente tra opposte fazioni dei problemi e delle soluzioni della città e per la città, sia ormai diventata quasi esclusivamente una sala stampa.

Praticamente un posto dove anziché decidere si danno solo informazioni delle decisioni già prese, dove i consigl...ieri vengono a conoscenza, insieme ai giornalisti, di quanto già stabilito in altre stanze.

E questo sminuendo il ruolo, appunto, dei consiglieri, insultando un'aula che dovrebbe essere quella del diritto, umiliando chi ancora crede nella politica, permettendo l'ironia su una tanto declamata casa di vetro.

A questo punto non si capisce veramente lo scopo di indire riunioni per discutere del nulla, non si capisce veramente il ruolo di quelle persone che occupano quei banchi.
Forse ha ragione il consigliere jolly, quello che non c'è ma c'è se serve, quando parla di vuoto assoluto, di ore e ore a parlare del nulla in quell'aula che ha da tempo smarrito il senso del diritto e della democrazia.

Dispiace vedere come ancora una volta i consiglieri, soprattutto nella maggioranza, si siano disinteressati ad essere presenti al primo appello, di come alcuni continuino a non partecipare, di come molti considerino quel luogo alla stregua di un bar.

Forse postribolo sarebbe la parola più giusta, viste le marchette e la prostituzione politica imperante.
Per vederli tutti diligentemente al loro posto e puntuali all'appello, si dovrebbe sempre discutere la decadenza del sindaco e di conseguenza della giunta, allora vedi come corrono a difendere le
chiappette...

Peccato per chi assiste, per fortuna che pochi assistono.
Forse a questo punto dei fogli informativi e una manciata di fotocopie potrebbero sostituire i consigli comunali, con ovvio risparmio in gettoni di presenza.

E mi torna alla mente l'immagine di quei bambini che la mattina del 3 Dicembre occupavano quegli stessi banchi durante la presentazione del compattatore per le bottiglie, di quei bambini seduti composti, attenti alle parole dei relatori, rispettosi del luogo che li ospitava.

Il futuro per quell'aula, lo stridore con il presente.

Mi sono sorpreso a fare confronti, mi sono chiesto perché persone mature che ricoprono incarichi importanti non rispettino nello stesso modo quell'aula, perché non riescano a comportarsi come quei bambini.

Ma forse è perché quei bambini avevano degli attenti insegnanti, ma forse anche i nostri amministratori avrebbero ancora bisogno di avere intorno dei maestri.
Ma di quelli di una volta, di quelli che distribuivano bacchettate.
Sai i lividi sulle mani....

Giancarlo Paglia

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