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E i 250.000 euro promessi per lo stadio dal sindaco?

Che fine hanno fatto i 250.000 euro che, circa un anno fa, il Sindaco pubblicamente allo Stadio Rocchi promise ai tifosi, ai giornalisti ed alla Città di Viterbo.

250.000 euro utili per finanziare lavori adeguamento strutturale dello stadio comunale, che avrebbero testimoniato il suo sostegno pieno e convinto a soddisfare le esigenze logistiche ed organizzative dell’eventuale passaggio tra i professionisti della Viterbese Castrense.

Ricordo l’enfasi e   la sicurezza con cui il primo cittadino cercò di rassicurare tutti circa le buone intenzione della sua amministrazione e sparò questi famosi 250.000 euro.

Ora, facendo i dovuti ed opportuni scongiuri toccando tutto quello che è previsto dai codici della scaramanzia sportiva, sembra che questo traguardo sia più vicino e concreto dello scorso anno, per cui la promessa ha motivo di essere onorata e deve essere finalizzata alle richieste, già a lui note, della famiglia Camilli in ottica promozione.

Si dice che al tempo, il Sindaco accese un cero a S.Rosa nel momento in cui la Viterbese Castrense non passò di categoria, oggi le cose stanno in maniera diversa e non può più sfuggire ai suoi doveri di amministratore.

Si dice anche che le promesse del Sindaco in generale, siano come le bolle di sapone che scompaiono subito dopo essere state prodotte, ma in questo caso la promessa è stata solenne e ben documentabile e va mantenuta senza sé e senza ma.

Nell’assestamento di bilancio 2015 di fine anno, questi 250.000 euro promessi solennemente sono diventati 70.000 euro per lavori allo stadio.

Nel mese scorso ho fatto una interrogazione in consiglio comunale al Sindaco chiedendo chiarimenti circa una legittima e veritiera richiesta della Viterbese, nella persona del patron Piero Camilli, di restituzione di somme anticipate dalla società viterbese per lavori straordinari effettuati presso l’impianto del Rocchi e di competenza del comune da finanziare con i 70.000 euro di cui sopra.

A me risultavano circa 60.000 euro dovuti alla Viterbese, il Sindaco rispose che erano appena 20.000 euro e che a breve sarebbero stati rimborsati a chi li aveva anticipati.

Pochi giorni fa ho letto che il patron Camilli ha di nuovo sollecitato pubblicamente la richiesta di poter avere la somma anticipata ed a tuttoggi non restituita, non vorrei che fossero spariti anche i 70.000 euro.

Il Sindaco, come suo costume, ha raccontato un’altra storia ed ha cercato di nuovo di rassicurare tutti con promesse tampone.

Non credo che questo atteggiamento del Sindaco, che tra le altre cose è anche assessore allo sport, possa tranquillizzare gli sportivi e la stessa famiglia Camilli, ma in generale tutto il mondo sportivo cittadino.

La famiglia Camilli ha mantenuto e sta mantenendo, nonostante tutto, il suo impegno sportivo ed economico, portando il calcio viterbese a livello professionistico e nel giro del calcio nazionale che conta, di conseguenza gli amministratori debbono avere un atteggiamento rispettoso e concreto in termini di fatti e non di sole parole.

Gli impegni debbono essere mantenuti immediatamente, già siamo in forte ritardo, attendiamo di conoscere l’impegno economico che il Sindaco destinerà agli interventi promessi al patron Camilli, agli sportivi ed alla Città di Viterbo, il bilancio 2016 è alle porte.

Per ora su tutti i fronti : il piatto piange !!!!  

 

Il Consigliere Comunale gruppo GAL Sergio Insogna                                        

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