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A questo punto non capisco!

A questo punto non capisco.

Probabilmente sono io che non capisco, non posso pensare che ci sia in giro tanta improvvisazione.
Leggo che a fine mese a Milano ci sarà un grande evento che
l'amministrazione vuole per promuovere la macchina.

Ancora! Ma ancora?

A Milano si deve promuovere Viterbo, non la macchina, non il trasporto.

La macchina, secondo me, deve attirare visitatori e curiosi che, dopo aver
avuto delucidazioni in merito al trasporto e alla storia che c'è dietro di esso, devono essere poi spinti a conoscere Viterbo, invitati per
la città e non per la manifestazione del tre Settembre.

Non abbiamo bisogno di altri visitatori la sera del trasporto.
Pensare e sperare di portare gente a Viterbo per la macchina, vuol dire
essere ingenui o incoscienti o incapaci o in malafede.
O gli amministratori barzelletta, evidentemente, di questa città.

Viterbo è un teatro.
Un teatro dove vanno in scena pochissimi spettacoli all'anno.
Dove lo spettacolo di maggior prestigio è rappresentato dal trasporto.
E lo spettacolo del trasporto ha una "prima" che curiosamente è anche una "ultima".
Perdonate il curioso gioco di parole.
Ma la realtà è questa.
Perché lo spettacolo prevede una sola uscita, non c'è la replica della sera dopo, non c'è quella della settimana dopo.
E quella sera il teatro è già pieno, è strapieno.

Dove li mettiamo altri spettatori?
Proviamo a giocare con i numeri.
Abbiamo un teatro con ventimila posti, come cazzo pensiamo di farci entrare quarantamila spettatori? Siamo pazzi?
Chi è quell'impresario così incosciente?
Ne va dello spettacolo stesso.
Perché se ventimila riescono a vederlo già così così, figuriamoci quarantamila.
Ne va dell'igiene.
Perché se non abbiamo servizi igienici per ventimila, figuriamoci per quarantamila.
Ne va dell'ordine pubblico.
Pensate riuscire a controllare e contenere quarantamila persone anziché ventimila.
Ne va della sicurezza.
Pensate in caso di malaugurato incidente cosa può significare per i mezzi di sicurezza e di soccorso operare in un piccolo teatro stracolmo all'inverosimile di spettatori.

Io credo si rasenti la follia. O la malafede.

Non dobbiamo portare gente a vedere un grande spettacolo per una sera,
dobbiamo portarla a vedere tanti piccoli spettacoli per dodici mesi, per
cinquantadue settimane, per trecentosessantacinque giorni.
E di spettacoli da dare ne abbiamo tanti. La nostra città stessa è uno spettacolo.
Che ca...spita andiamo a mettere in scena l'Otello se non siamo capaci
neanche di cantare una filastrocca.

A questo punto mi chiedo se interessi lavorare per Viterbo o se si debbano privilegiare gli interessi di un politico piuttosto che di un'altro, se si facciano certe operazioni solo per apparire e per farsi grandi o si voglia
il bene della città.
Noi siamo polemici, forse crediamo di sapere tutto e non sappiamo niente,
probabilmente noi siamo gli scemi del villaggio mentre l'eccellenza illuminata risiede nel palazzo.
Ma a volte mi domando se poi c'è davvero tutta questa illuminazione, ho
l'impressione ci siano molte lampadine che vorrebbero brillare di luce
propria ma in realtà sono fioche come candele.

Insisto nella domanda: a chi serve portare altre migliaia di persone il tre
Settembre?
Al politico che vuol farsi bello con le ospitate?
Ai politici che si sentono grandi ad apparire su foto e giornali?
A personaggi tronfi e pieni di superbia che a questo punto fatico a capire?
Agli alberghi che riempiranno le stanze solo per una notte?
Ai ristoratori che riempiranno i tavoli solo per un giorno?

C'è qualcuno che ha voglia di provare a dare una risposta?
Perchè sinceramente non capisco, sarò limitato ma non capisco.

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