Ruspantino prosegue le sue passeggiate cittadine e incontra tre ragazzi inglesi che gli chiedono informazioni, lui si offre di fargli da Cicerone alla ricerca dei "meglio posti di Viterbo", utilizzando un linguaggio improbabile e cercando insieme di decifrare le "fregne" scritte nei cartelli turistici.
Ruspantino è la voce di tutti i cittadini semplici ma non sempliciotti, che dicono ciò che pensano, senza troppi fronzoli e ghirigori. Il linguaggio colto lo lasciamo alla politica, noi usiamo la voce dell'ignoranza