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Visit Italy!

Se dovessi raccontare ad uno straniero che ha intenzione di venire a visitare l’Italia, alcune delle dinamiche che regolano la vita in questo paese, gli suggerirei come “incipit” di munirsi di tanta pazienza e poi gli direi:
– di rispettare le leggi, che sono circa 250 mila, eh lo so, ci vuole un po’ di impegno;
– di ricordarsi che queste 250 mila leggi a volte si applicano e a volte anche no;
– che la metodica con il quale si applicano le leggi, dipende molto da chi ha un profitto nell’applicarle e quindi, per uno straniero, tale modalità rimarrà per sempre incomprensibile, 
– a parziale giustificazione, aggiungo che a volte la metodica di applicazione della legge è sconosciuta anche a chi la applica specie se non si trova la pratica protocollata;
– dico di aspettarsi efficienza e pulizia solo in alcuni giorni, in alcune ore, in alcuni luoghi, tutti in funzione e dipendenti da coloro che hanno un profitto ed un tornaconto dalla pulizia e dall’efficenza (quest’ultima, di norma, ha un sovraprezzo che viene pagato in nero o con baratti votivi);
– di aspettarsi le code piramidali, dove il primo in fila è seguito da due in seconda fila, 5 in terza, 7 in quarta e così via (la regola varia da posto a posto e i numeri seguono la stesa metodica dell’applicazione delle leggi),
– di non accarezzare cani altrui, specie se sono di proprietà di palestrati tatuati, nullafacenti e figli di papà (recenti vicende insegnano, avvenute proprio nei confronti di uno straniero)
– di munirsi di specchietto retrovisore per le passeggiate da solo, nel caso in cui possa arrivare da dietro un simpaticone che vuole giocare a knockout,
– di non frequentare luoghi come la metropolitana, onde evitare di venir derubati e, qualora dovesse accadere questo spiacevole inconveniente, di aspettarsi gesti e mimica di circostanza piuttosto che soluzioni immediate (si consiglia traduttore elettronico portatile, con capacità di slang autoctoni).
– di mantenere la calma nel traffico e di non reagire alle provocazioni mimiche, sonore e verbali degli altri utenti in carreggiata, perchè tanto hanno sicuramente ragione loro,
– di non provare a chiedere ricevute, scontrini o prove dell’avvenuto pagamento di un servizio o di un bene perchè tanto le circostanze variano da caso a caso e non si può, per uno straniero,costruire una regola che valga sempre. Diciamo che di norma è preferibile non chiedere ma pagare in silenzio,
– di non provare ribrezzo di fronte a cani che defecano sulla pubblica via, alle gesta atletiche dei lanciatori di sacchetti dell’immondizia in velocità, di non domandarsi quali regole della fisica vengono applicate agli abili pacheggiatori sulle scalinate, a come sia possibile la grande quantità di miracoli improvvisi, specie nei parcheggi dei supermercati, dove gli handicappati camminano di nuovo e spesso sono vestiti col tacco 12.

A parte queste piccole difficoltà, con le quali si può tranquillamente coesistere, potrete godere dell’80% del patrimonio mondiale dell’UNESCO, di cibo buonissimo (basta non chiedere la provenienza dello stesso, vale lo stesso metodo degli scontrini) e di persone che saranno felici di farvi vedere le bellezze del luogo e come rovinarle con il loro passaggio.

Per il resto, l’unica cosa organizzata davvero bene è la corruzione.

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