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Poi dice che c'è distanza tra questa amministrazione e i cittadini

"Incontro scontro Talete cittadini. Provo a dire la mia. Che come al solito è solo la mia opinione. Mi è piaciuto molto, non mi è piaciuto affatto. Partiamo dalla partecipazione. Non tantissime persone, ma essendo a Viterbo tutto sommato abbastanza. Al banco degli imputati la Talete, rappresentata da Stefano Bonori e Sergio Espositi.
Nel ruolo di moderatore Lucio Matteucci presidente di Viterbo Civica, che è poi quella che ha organizzato l'incontro, nel ruolo di sindaco come al solito il vuoto assoluto, nel ruolo di confconsumatori una poltrona vuota.
Il pubblico composto da utenti a dir poco avvelenati.
Che poi, visto l'arsenico somministratoci, è un termine quanto meno opportuno.
Personalmente ritengo che quando c'è un'incontro che prevede da una parte che qualcuno ponga delle domande e dall'altra che qualcuno risponda, bisognerebbe provare a seguire questa linea.
Altrimenti è il caos.
E caos è stato.
Delle dieci domande preparate, su suggerimenti iniziali degli utenti, da Viterbo Civica, già alla prima ci si è bloccati con urla, attacchi, insulti.
Voglio dire, poniamo delle domande, aspettiamo delle risposte, diamo modo di rispondere.
Altrimenti il dialogo richiesto se ne va a donne di facili costumi.
Ovvio che i responsabili di Talete rispondano difendendo l'azienda, ovvio che abbiano ragione loro, ovvio che abbia torto il cittadino, ovvio che non ci sono errori.
Ma questo era da immaginare. Ma siamo lì a porre domande e diamo modo di rispondere, ripeto.
Se poi eravamo consapevoli che sarebbero venuti a raccontarci cazzate, inutile domandare, inutile cercare il dialogo, ce li avevamo lì, erano solo due, noi eravamo tanti, li portavamo in un'altra stanza e li gonfiavamo di botte.
Ma l'educazione impone, almeno a me, di ascoltare sempre le persone, poi dopo trarre le mie conclusioni.
Risultato comunque?
Poche alternative per gli utenti:
a) pagare, obtorto collo, e prendersi una pasticca per il fegato,
b) andare a protestare in Talete, sentirsi dire di aver torto, ottenere una facile dilazione, pagare e prendersi una pasticca per il fegato,
c) non pagare, lasciarsi staccare il contatore, poi andare in Talete, ottenere una dilazione, pagare e prendersi una pasticca per il fegato.
E in questo, la nostra amministrazione dov'era?
Tra il pubblico in veste di comuni cittadini si sono visti Ubertini,
De Dominicis, Santucci.
Politici dell'opposizione, in veste di semplici cittadini, ma presenti.
E della maggioranza?
Evidentemente l'ordine è stato quello di non partecipare, non mischiarsi con il popolo, astenersi anche solo dal farsi vedere.
E hanno obbedito tutti, ma proprio tutti, come bravi soldatini.
Come tanti caporali, come uomini senza palle, hanno obbedito a un generale che il significato di avere le palle lo ha dimenticato da un pezzo.
Poi dice che c'è distanza tra questa amministrazione e i cittadini.
Distanza? Un'abisso.
Un'abisso di arroganza e di supponenza di fronte a una platea di emeriti nessuno. Perché questo siamo davanti ai loro giochini di potere, ai loro caroselli di poltrone, alle loro nomine immotivatamente meritate, o meritate quanto i calci nel sedere che prendiamo costantemente noi, davanti ai loro festini, davanti ai loro atteggiamenti di superiorità, davanti alla loro faccia tosta."
Grazie comunque.

Firmato:
un'emerito nessuno.

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