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Io sono ciò che faccio

La primavera e le prime giornate di sole, contribuiscono al nostro buon umore, ma fanno anche maturare la consapevolezza che nel momento in cui togliamo i maglioni mettiamo in mostra qualche rotolino di troppo.

Le persone che incontro in questo periodo, stanno tutte cercando di rimettersi in forma per l'estate.

Non parliamo di grandi sfide, quei quattro o cinque chili in meno, un po' di tono muscolare, basterebbe questo per un nuovo e più amichevole rapporto con lo specchio.

Per tutti la diagnosi è simile: Fare del sano e regolare movimento fisico. Riprendere un'alimentazione equilibrata.

 Perdere peso non è difficile, soprattutto se si è motivati dalla scadenza incombente della prova costume.

Per la maggioranza delle persone, due, tre mesi di allenamento e una buona alimentazione sono sufficienti per ottenere un buon risultato. Il vero problema semmai viene dopo! Mantenere i risultati raggiunti è la vera sfida.

Quando accade di riprendere i chili faticosamente persi, siamo portati a incolpare del nostro fallimento tutti quei fattori che non possiamo controllare. Ecco apparire come per magia, la giustificazione del metabolismo lento, l’età, il tempo che non abbiamo, la crisi, l’estate, le cavallette…

Dimentichiamo troppo spesso, mossi dalle urgenze a breve termine, che il risultato di ciò che siamo non è altro che il frutto di ciò che facciamo!

Adesso con l’arrivo della primavera, energici e determinati, partiamo in quarta con palestra e dieta. E fare attività fisica regolare, alimentarsi bene, prendersi cura di sé, produce un effetto magico sull'organismo. Mette in moto un circolo virtuoso di ormoni buoni, anticorpi, sangue e ossigeno che ci rigenera e ci fa stare bene.

Appena questo accade il nostro cervello, tranquillizzato dal nuovo risultato, perde quel senso di urgenza e si dimentica di una cosa fondamentale: questo nuovo stato, non è frutto della fortuna o della genetica, ma di ciò che abbiamo fatto di diverso.

CI siamo dedicati del tempo per allenarci in palestra, abbiamo gestito consapevolmente la nostra alimentazione. Abbiamo messo la nostra salute e la nostra felicità un po' più in alto nella classifica delle cose di cui ci stiamo occupando.

C'è una dura verità che tendiamo a ignorare: ciò che ogni giorno vediamo nello specchio è il risultato di ciò che stiamo facendo. Noi siamo come un quadro. I colori, le forme, le sfumature che sono sulla tela non appaiono dal niente. Siamo noi a dipingerle.

Ricordiamo che abbiamo in mano il pennello più importante e tanti colori a disposizione. Scegliamoli con cura e con amore perché non tutto si può cancellare!

Manuela Marziantonio

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